Mi fa sentire vecchio.
Ma devo scriverci un post necessariamente, anche fossero solo due righe!
Ieri E.T. ha compiuto 30 anni. Ben due anni ci dividono. E lui è più giovane.
Sebbene mi abbia aiutato a crescere, lo considero un po’ come un figlio. Penso che sia una cosa comune a tutti quelli nati tra gli anni 70 ed 80.
E.T. si ama perché non riesce ad integrarsi in un mondo troppo diverso dal suo. Eppure, con l’aiuto di chi gli vuole bene davvero e con l’ingenuità che solo i bambini hanno, riesce a sopravvivere, salvarsi e tornare a casa.
Chi non si è mai sentito un pesce fuor d’acqua, su questa Terra? E magari ha anche avuto le capacità intellettuali per prendersi la sua rivincita ma ha atteso di avere il sostegno di qualche amico fidato, per farlo?
Insomma, parliamoci chiaro: E.T. è l’immagine dei nerd. Così avanti da essere sempre indietro.
Fino a che, un giorno, non spiccano il volo. Anche senza BMX.
Per questo, penso che il sequel di E.T. sia “La rivincita dei nerd”. Anche se nel secondo film non compaiono alieni. (Ma ne siamo davvero sicuri?)
Tanti auguri dolce E.T.
Sei ancora il migliore! Anche dopo 30 anni di fantascienza. Anche dopo A.I. Anche dopo Avatar. Anche dopo Vacanze sul Nilo.
Anche dopo mille milioni di film che ci hanno appassionato o annebbiato la vista.
Tu sarai sempre lì a ricordarci di chiamare casa da un telefono fisso con la cornetta; anche ora, che abbiamo uno smartphone in tasca.
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